Gli infrarossi sono onde energetiche termiche emanate da un particolare tipo di lampada; essi attraversano l’aria, vengono assorbiti dalla pelle e vengono trasformati in calore. Il loro potere di penetrazione è di circa 3cm.
Gli effetti del calore sono riassunti nei seguenti punti:
– vasodilatazione locale (dilatazione dei vasi);
– vasodilatazione indiretta (effetto sul sistema nervoso vegetativo).
L’aumentata vascolarizzazione rende il calore particolarmente indicato nei seguenti casi:
– stati irritativi CRONICI;
– preparazione al massaggio;
– preparazione alla ginnastica medica e/o alla attività sportiva.
Sono necessarie sedute di intensità e durata sufficienti (circa 15 – 20 min.).
Terapie strumentali
INFRAROSSI
DIADINAMICA
Le correnti diadinamiche sono formate da onde con impulsi unidirezionali e sempre positivi, queste onde si ottengono modificando la corrente elettrica sinusoidale a bassa frequenza e combinandole e modulandole tra loro.
Le diverse combinazioni di impulsi di corrente diadinamiche danno origine a diverse correnti:
– corrente monofase
– corrente difase
– corrente a corto periodo
– corrente a lungo periodo
– corrente sincopata
La terapia con correnti diadinamiche viene fatta tramite due elettrodi con grandezze in base all’area da trattare, in cui viene posizionato l’elettrodo attivo (in corrispondenza del maggior dolore) mentre l’altro elettrodo viene messo nelle vicinanze.
Le correnti diadinamiche sono regolate in base alle sensazioni del paziente che segnala la soglia di percezione dello stimolo e della soglia del dolore.
Gli effetti terapeutici sono diversi come effetto analgesico, trofico ed eccitomotorio.
Le correnti diadinamiche sono indicate per i casi di tendinite (al gomito, polso, ecc. ), per i postumi dolorosi e traumi articolari, per artropatie acute e croniche e per algie muscolari.
Controindicazioni:
pazienti portatori di pace-maker, gravidanza.
INOFORESI
La ionoforesi è una tecnica elettroterapica che sfrutta la corrente continua per introdurre medicamenti nella zona di dolore o di contrattura.
Il farmaco utilizzato può avere polarità negativa o positiva ed in base a questa viene posto sul catodo o sull’anodo dell’elettromedicale. Attraverso la corrente erogata il medicamento viene veicolato da un polo all’altro attraversando così la sede affetta da patologia e rilasciando lo specifico principio attivo che vi agirà con sue caratteristiche fisico-chimiche.
Tra i campi di applicazione di questa tecnologia ci sono alterazioni circolatorie periferiche, artrosi, artriti, borsiti ed affezioni post-traumatiche, tendiniti e generali infiammazioni superficiali.
Le indicazioni sono ovviamente legate anche al tipo di composto farmacologico utilizzato per il trattamento.
Controindicazioni:
Portatori di pace-maker, stato di gravidanza, intolleranza, ipersensibilità od allergia al farmaco utilizzato, lesioni cutanee, dermatiti, presenza di pezzi metallici nei tessuti.
TENS (Transcutaneous Electrical Nerve Stimulation)
Si tratta di una terapia strumentale antalgica che utilizza correnti rettangolari bifasiche.
Si applica attraverso elettrodi adesivi che vengono posizionati sulla cute secondo schemi precisi.
Le correnti così prodotte agiscono sule fibre nervose sensitive innalzando la soglia del dolore del paziente e favorendo la liberazione di endorfine (TENS endorfinica). Durante le applicazioni viene spesso avvertito un lieve pizzicore.
Sono controindicate nei portatori di pace makers e pazienti cardiopatici gravi, sulle ferite e dermatiti, nei pazienti epilettici.
MAGNETOTERAPIA
è quella terapia fisica che si avvale degli effetti indotti nei tessuti dall’applicazione dei campi elettromagnetici.
Gli effetti dell’applicazione sono di tipo anti-edemigeno, anti-infiammatorio ed antalgico,
senza effetti secondari.
Particolarmente efficace nella patologia ossea (fratture, ritardi di consolidamento,
pseudoartrosi, osteomieliti, affezioni osteo-articolari, ecc.), nella patologia vascolare e dermatologica (ulcere, piaghe, ferite chirurgiche e traumatiche, ustioni, psoriasi, herpes zoster, ecc.).
Un impiego elettivo riguarda il trattamento nell’osteoporosi e nelle forme neuroalgodistrofiche (cioè in quelle forme tipicamente post-traumatiche, caratterizzate da dolore continuo e osteoporosi secondaria al trauma stesso), ove si possono ottenere risultati davvero eclatanti.
Con cicli di 15-20 sedute si ottengono ottimi risultati per distorsioni articolari, tendiniti, periostiti, borsiti, talalgie, lesioni muscolari, lombosciatalgie, artrosi e linfedemi.
GALVANOTERAPIA
è una corrente continua e viene utilizzata a scopo terapeutico.
Una particolare tecnica di galvanizzazione sono le bacinelle galvaniche che permettono di ottenere una distribuzione di corrente più uniforme su estesi distretti corporei mediante l’immersione in acqua delle parti da trattare.
Essa viene utilizzata nelle patologie infiammatorie e dolorose dove vi è anche associato un gonfiore; inoltre la corrente è indicata per neuriti, problemi circolatori d’origine ostruttiva, artrosi deformante, mialgia, ipotrofie e ipotonie muscolari e nelle nevralgie.
Controindicazioni:
Soluzioni di continuo della cute, fragilità cutanea, anestesie o ipoestesie schegge metalliche o mezzi di sintesi ortopedica (controindicazione relativa).
ULTRASUONO TERAPIA
consiste nell’impiego a scopo terapeutico dell’energia sonora.
Gli effetti dell’applicazione di u.s. sono:
– meccanico: micro massaggio;
– termico: modificazione della temperatura;
– chimico: flocculazione di colloidi, eliminazione di gas e distruzione di batteri.
Sono consigliate sedute quotidiane in cicli di 10-30 trattamenti.
Spesso il trattamento ultrasonico nelle prime sedute determina una riacutizzazione dolorosa per cui è bene iniziare con dosi non troppo elevate, aumentandone progressivamente l’intensità.
E’ consigliato come analgesico nelle forme artritiche, artrosiche e periartritiche, epicondiliti e tendiniti, postumi traumatici, anchilosi.
CRIOULTRASUONOTERAPIA
è una applicazione che associa alle caratteristiche dell’ultrasuonoterapia elencate sopra l’erogazione di basse temperature attraverso un manipolo che hanno lo scopo di sinergizzare positivamente con l’azione antalgica.
LASER TERAPIA
è una sorgente di radiazione elettromagnetica, che potremmo definire con semplicità come un mezzo fisico che produce energia sotto forma di un’onda luminosa.
In realtà la ‘luce’ (i fotoni) liberata dal laser ha caratteristiche del tutto particolari (ad esempio non è sempre visibile), ma è comunque in grado di raggiungere intensità di energia elevata in aree molto ristrette a seconda del tipo di laser e delle modalità di applicazione, si può svolgere un’azione prevalentemente:
– Antiinfiammatoria e antiedimigena: crea un aumento della velocità del microcircolo ematico, aumento del drenaggio veno-linfatico, attivazione macrofagica ecc.
– Biostimolante: induce una stimolazione di attività biochimiche, fisiologiche e proliferative della cellula.
– Antalgica: innalza la soglia dolorifica per azione diretta sulle terminazioni nervose e per liberazione di endorfine.
– Decontratturante: normalizza il potenziale di riposo della cellula muscolare.
È indicata per numerose patologie dell’apparato locomotorio che risentono favorevolmente dell’azione dell’energia laser.
Tra le malattie più frequentemente trattate ricordiamo:
– Patologie infiammatorie di tendini e tessuti molli (tendiniti, borsiti, entesiti);
– Algie articolari superficiali (le articolazioni più profonde vengono in parte raggiunte solo con particolari accorgimenti o da laser particolari, come ad esempio il neodimio-yag);
– Sindrome del tunnel carpale;
– Ulcere e piaghe da decubito;
– Forme cicatriziali;
– Trattamento dell’edema localizzato.
Modalità di applicazione:
– A scansione: la luce laser si ‘disegna’ sulla cute lungo un tratto (fisso o mobile) di superficie cutanea. Viene utilizzata per trattare aree più o meno estese;
– A contatto: particolarmente utile per raggiungere le articolazioni più profonde o su superfici non piane (il raggio laser ha la massima penetrazione quando raggiunge la superficie cutanea perpendicolarmente).
Controindicazioni:
– pazienti con carcinoma sospetto o conclamato;
– irradiazione diretta sull’utero in gravidanza;
– aree di emorragia.
DIATERMIA DA CONTATTO - TECAR
il termine deriva dalle parole greche caldo e attraverso) è una pratica che attua proprietà curative per mezzo di un aumento della temperatura di alcune zone del corpo non superficiali.
L’eliminazione del dolore è un effetto percepito dal paziente sin dalla prima seduta facilitando e rendendo più efficaci le successive manovre riabilitative, che sono attuate su muscoli e tendini già liberati dalla cosiddetta contrattura antalgica. L’assenza del dolore permette di spingere in profondità il massaggio e eventualmente associare tecniche di mobilizzazione, ottenendo risultati più rapidi e allo stesso tempo più stabili; inoltre, la continua stimolazione energetica creata dalla diatermia porta a una riduzione ulteriore dei tempi di recupero.
Il suo impiego è quindi fondamentale nelle terapie riabilitative per il recupero di distorsioni, lesioni tendinee, tendiniti, borsiti, esiti di traumi ossei e legamentosi, distrazioni osteoarticolari acute e recidivanti, artralgie croniche di varia eziologia, nelle patologie muscoloscheletriche come contratture, stiramenti e strappi muscolari, miositi, patologie a carico delle capsule articolari, processi artrosici, lombalgie e sciatalgie, come indubbia è la sua utilità nei programmi riabilitativi post chirurgici, in particolare dopo interventi di artroprotesi.
È impiegata con ottimi risultati nelle terapie riabilitative per il recupero di distorsioni, lesioni tendinee, tendiniti e borsiti, esiti di traumi ossei e legamentosi, distrazioni osteoarticolari acute e recidivanti, artralgie croniche di varia eziologia, contratture, stiramenti e strappi muscolari, miositi, capsuliti articolari, processi artrosici, lombalgie e sciatalgie, cervicalgie e cervicobrachialgie, programmi riabilitativi post chirurgici .
Terapie praticate manu medica
MANIPOLAZIONI DELLA COLONNA
Si può dire che nel concetto di manipolazione si raggruppa un insieme di tecniche manuali per il trattamento delle articolazioni della colonna vertebrale e delle estremità che possono suddividersi schematicamente in:
decontrazioni: interventi sulla muscolatura del distretto articolare interessato;
mobilizzazioni: interventi di ripristino della funzionalità articolare, con movimenti lenti e di grande ampiezza;
manipolazioni : interventi di rimozione del blocco con impulsi veloci e di piccola ampiezza.
FASCIATURA SEMPLICE O BENDAGGIO ELASTICO
Consiste nella ricopertura di talune parti del corpo, affette da lesioni traumatiche o infiammatorie, con mezzi adatti per proteggerle dall’azione di agenti esterni, oppure per applicare sostanze medicamentose o per metterle a riposo o immobilizzarle. Il bendaggio deve essere funzionale e non deve provocare alcun danno. Esso viene eseguito con fasce o bende di tessuto speciale (garza o mussola) semplice, elastico o impregnato di sostanze differenti (amido, gesso) che hanno lo scopo di renderle più rigide e resistenti. Il bendaggio viene eseguito con varie tecniche a seconda dello scopo per il quale è applicato e a seconda della parte del corpo che dev’essere ricoperta.
Terapie praticate da fisioterapista e/o massoterapista
MASSOTERAPIA
è una pratica fisioterapica nella quale la cute e il tessuto sottocutaneo sono sottoposti ad una serie di tecniche di manipolazione, allo scopo di curare processi morbosi che possono essere localizzati e generalizzati.
Il massaggio viene definito come una istocinesia, cioè una ginnastica dei tessuti. Si tratta di quel complesso di manovre specifiche, portate su uno o più segmenti corporei, allo scopo di produrvi particolari effetti, con intenti terapeutici, sportivi, igienici o estetici..
DRENAGGIO LINFATICO
è un trattamento particolarmente efficace per migliorare la circolazione linfatica in tutti i distretti corporei. Partendo dalle regioni periferiche del corpo con manovre dolci e ritmate eseguite lungo il decorso delle vie linfatiche, favorisce il riassorbimento della linfa nei tessuti riducendo di conseguenza lo stato edematoso delle zone corporee affette dalla patologia. Il linfodrenaggio è indicato per la cura di edemi post-chirurgici, post-immobilizzazioni in gesso, ritenzione di liquidi e flebopatie di varia natura. Il drenaggio manuale aiuta a ritrovare uno stato naturale di benessere e contribuisce alla cicatrizzazione di ferite, ulcere varicose e piaghe da decubito. Questo trattamento ha inoltre un effetto stimolante sul sistema immunitario e riduce visibilmente gli inestetismi della malattia cellulitica.
RISOLUZIONE MANUALE DI ADERENZE ARTICOLARI
si tratta di massaggi più o meno superficiali associati a mobilizzazioni passive aventi la funzione di stimolare la cute e lo strato sottocutaneo, rilassare la muscolatura e risolvere le aderenze negli strati superficiali del sottocutaneo e dei muscoli.
Esercizi in Palestra
RIEDUCAZIONE MOTORIA
è l’insieme delle tecniche terapeutiche basate sul movimento. Le varie metodiche che ne fanno parte sono così riassunte:
CHINESITERAPIA ATTIVA
si basa prevalentemente su esercizi attivi che possono essere indirizzati ad una specifica parte o possono applicarsi in tutto il corpo. Essa migliora il tono e il trofismo muscolare migliora l’escursione e l’elasticità delle articolazioni aiuta a ripristinare e mantenere nel nostro corpo un benessere fisico e mentale.
CHINESITERAPIA ASSISTITA
è caratterizzata da un insieme di movimenti atti al ripristino della funzionalità di uno o più distretti del corpo ove il paziente è supportato dall’aiuto costante del fisioterapista.
CHINESITERAPIA PASSIVA
si basa sul rilasciamento, sull’allineamento posturale e sul massaggio connettivale, può essere applicata a tutto il corpo o ad una specifica parte. Si prosegue con la mobilizzazione passiva (si esclude la partecipazione attiva del paziente) , che può essere fatta in rilasciamento o forzata manualmente o con strumenti specifici (pesi, trazioni e altro).
Si conclude con delle manipolazioni articolari manuali atti a migliorare la qualità del movimento.
Si applica in caso di rigidità articolari, retrazioni legamentose, contratture muscolari; il fine è di ottenere la completa mobilità articolare con la massima escursione possibile, stimolare l’articolazione favorendo la lubrificazione articolare e mantenere una buona funzione delle cartilagini articolari, favorire un buon grado di elasticità muscolare e
Tendinea, stimolare le parti nervose centrali e periferiche attraverso la propriocettività.
MOBILIZZAZIONE DELLE ARTICOLAZIONI
hanno l’obiettivo primario di ripristinare una corretta ampiezza dei movimenti articolari risolvendo stati di contrazione muscolare e aderenze (ad es. cicatrici aderenziali) del sistema fasciale. Ciò risulta determinante al fine di un corretto riallineamento della postura, per una corretta esecuzione dei movimenti corporei e per una sufficiente irrorazione sanguinea, in particolare, delle superfici articolari in quanto non irrorate direttamente ma per diffusione dai tessuti circostanti.
Ulteriore funzione sostanziale delle mobilizzazioni articolari è il ripristino e l’ottimizzazione della propriocettività, all’interno di un programma di rieducazione motoria, tramite la ginnastica propriocettiva.
Le mobilizzazioni articolari possono essere eseguite in maniera passiva, come avviene spesso nella fase iniziale di una rieducazione motoria, o attiva, come accade in genere durante la ginnastica (propriocettiva, posturale ecc.) e nelle fasi avanzate della rieducazione motoria.
ESERCIZI POSTURALI PROPRIORICETTIVI
si tratta di esercizi eseguiti nell’ambito di un programma di riabilitazione (fisiokinesiterapia) per migliorare l’elasticità dei muscoli e/o per la rieducazione dei disturbi dell’equilibrio.
TRAINING DEAMBULATORIO E DEL PASSO
terapia finalizzata alla rieducazione e all’addestramento del modo di camminare (riabilitazione) e dell’utilizzo di mezzi protesici (ortesi, vale a dire mezzi utilizzati per correggere vizi e deformazioni).